MILANO – Dopo la diretta della Turandot al Teatro alla Scala, trasmessa nelle carceri milanesi, sta per cominciare un’altra iniziativa che coinvolge il Teatro Stabile in Opera, la sala teatrale della Casa di Reclusione di Milano – Opera, che può contenere 350 spettatori. Dal 7 Maggio al 18 giugno infatti quattro comici si alterneranno sul palco nell’ambito del Festival di Teatro “Prova a sollevarti dal suolo“, ormai giunto alla terza edizione. Gli artisti protagonisti della manifestazione saranno Luca Klobas, Alberto Patrucco, Rita Pelusio e Claudio Batta.
Di seguito una parte del comunicato stampa:
“Il Festival, alla sua terza edizione, è coordinato e promosso dalla Direzione della I Casa di Reclusione Milano – Opera e dall’Associazione Opera Liquida, compagnia teatrale residente presso lo Stabile in Opera, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, Regione Lombardia e Comune di Milano.
Il Festival vuole essere una finestra aperta sul profondo sentire degli esseri umani, nelle sue debolezze e più grandi fragilità, attraverso l’arte teatrale che spazia dall’ironia alla più intima corrispondenza. Opera Liquida, che incontra ogni giorno gli uomini reclusi e agisce, attraverso la prassi teatrale, in assenza di giudizio, vuole con questo Festival affermare un manifesto che ha a che fare con il profondo valore dell’uomo, anche se ristretto. Accogliere in questa edizione i comici in cartellone significa affrontare l’indagine umana con il sorriso e la risata. Una comicità arguta e impegnata, che caratterizza i 4 artisti, permetterà al pubblico misto di detenuti e civili di condividere un momento di riflessione in grande leggerezza”
IL PROGETTO
Il Festival PROVA A SOLLEVARTI DAL SUOLO, che si svolge presso il Teatro Stabile In Opera, è coordinato e diretto da Opera Liquida, associazione e compagnia teatrale attiva dal 2009 nella Casa di Reclusione Milano Opera.
Fondata e diretta da Ivana Trettel, la Compagnia ha prodotto diversi spettacoli originali, interpretati da detenuti, realizzati a partire dai testi dei detenuti stessi e con la collaborazione degli studenti di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, per la realizzazione di costumi e scenografie.
Memorabili le uscite della compagnia, con attori reclusi, nel 2009 a chiusura della manifestazione “Estate sui Navigli” con “I luoghi dell’altro” e nel 2012 “Le meccaniche dell’anima” al Carroponte di Sesto San Giovanni davanti a un pubblico di oltre 1200 persone, e l’ultima a Bergamo, lo scorso 21 marzo presso il Teatro Qoelet.
Opera Liquida trasforma la liquidità da negativa, o caratteristica faticosa della vita contemporanea, a valore fondante. All’interno di un carcere, dove le mura e i cancelli delineano con rigore i confini e le barriere, la liquidità di un’opera artistica e culturale assume una caratteristica assoluta di libertà. Perché la creatività è duttile, non conosce frontiere né barriere, non si ferma davanti alle serrature.
L’obiettivo di Opera Liquida con l’iniziativa Stabile in Opera – il teatro stabile residente presso la sala del Carcere, ora aperta alla cittadinanza – è quello di donare alla città di Milano un teatro stabile e funzionante all’interno di un carcere, aperto alla società civile. La sfida è che questo Stabile risieda nel luogo rimosso dalla coscienza civile per eccellenza, la volontà è che divenga un punto di forza, uno strumento reale di inclusione sociale, non solo per i detenuti ma per la società tutta”.
Per chi fosse interessato, si possono trovare maggiori informazioni su costi, modalità d’accesso e prenotazioni sul sito della Compagnia Teatrale Opera Liquida.
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