Khalid e Ibrahim El Bakraoui, 27 e 30 anni, sono i fratelli kamikaze che ieri hanno sacrificato la vita in nome di Allah e causato la morte di 20 persone all’Aeroporto Zanantem di Bruxelles.
Gli uomini sono stati identificati grazie alla testimonianza del tassista che ieri li ha condotti in aeroporto e a cui i terroristi avevano espressamente vietato di toccare le proprie valigie: l’uomo ha condotto la Polizia nel punto di partenza, il covo dove si nascondevano. Lì sono stati trovati una bomba, una bandiera jihadista e dei prodotti chimici.
Khalid e Ibrahim, entrambi latitanti, erano rei rispettivamente di una sparatoria nei confronti di agenti avvenuta nel 2010 a Bruxelles e di un furto di auto. Dai video di sorveglianza dell’Aeroporto Zanantem gli investigatori hanno notato un terzo uomo che li accompagnava, con un cappello in testa e che risulta ancora ricercato.
Terrorismo, arrestato l’artificiere delle stragi di Parigi e Bruxelles. L’uomo lavorava con Salah
Un altro complice, Najim Laachraoui è stato identificato e arrestato questa mattina; sarebbe l’artificiere dell’attentato di Novembre a Parigi e di quello di ieri a Bruxelles, come confermano le tracce del dna compatibili con quelle della cintura esplosiva utilizzata durante l’attacco al Bataclan e allo Stade de France. Laachraoui è ricercato da diversi giorni dalla Polizia belga e pare fosse in stretto contatto con Salah, il terrorista arrestato qualche giorno fa nella capitale belga e coinvolto anch’egli nella strage di Parigi.
Nel frattempo sono ripresi i treni da e per Bruxelles, ma nei punti di trasporto nevralgici la sicurezza è ai massimi livelli; il livello di allerta in tutto il Paese è 4, il massimo. I controlli si innalzano anche in Francia – in particolare nell’ Ile-de-France, in Italia e in Spagna, Paesi che sono ritenuti possibili bersagli di un attacco jihadista.
Fonte: ilfattoquotidiano.it