Si è chiuso con un risultato inferiore alle previsioni il nuovo bando della prefettura per l’accoglienza degli stranieri “richiedenti protezione internazionale”. Solo 399 posti offerti.
E sebbene l’afflusso di profughi nel Milanese sia diminuito, quella degli alloggi resta comunque un urgenza. Per riprendere fiato, ce ne vorrebbero almeno il triplo. Le proposte presentate saranno valutate lunedì prossimo, ma da una prima apertura delle buste emergono già alcuni elementi molto interessanti.
Sono solo una decina gli enti che hanno partecipato al bando di concorso e una cooperativa della Caritas gestirà gli alloggi messi a disposizione dalle parrocchie dopo l’appello di papa Francesco.
Milano profughi: candidate Onlus segnalate per “gravi inadempienze”
Buona parte dei ricoveri sono stati reperiti nell’hinterland grazie al contributo della cooperativa Lotta contro l’emarginazione. Per la gestione dei profughi si sono ripresentate anche Onlus che in passato erano state segnalate dagli ispettori della prefettura di Milano per gravi inadempienze.
Nello specifico si tratta della salentina Integra, che avrebbe offerto 30 posti letto nella zona di Paderno, e della romana InOpera (nominata più volte nelle intercettazione dell’inchiesta Mafia capitale), che pare abbia aperto una struttura da cento posti nei pressi di viale Ortles.
Nel bando è stato chiesto per la prima volta ai partecipanti di presentare due attestazioni di buon servizio rilasciate da enti pubblici. Documenti che le due organizzazioni avrebbero richiesto a Comuni romani e pugliesi, e non alle amministrazioni del Milanese che hanno frequentato nel corso dell’emergenza profughi.
Fonte: corriere.it