MILANO – Oggi c’è stato il sorteggio per le semifinali di Champions League ed Europa League con Juventus, Fiorentina e Napoli che hanno pescato rispettivamente Real Madrid, Siviglia e Dnipro.
Per l’Italia questo è l’anno del riscatto nelle competizioni continentali, visto che l’ultimo risultato importante conquistato in campo europeo è proprio il “Triplete” realizzato dall’Inter un lustro fa. I nerazzurri quest’anno sono stati eliminati dal Wolfsburg agli ottavi di Europa League, mentre i rossoneri non hanno nemmeno gustato il palcoscenico internazionale.
E la prossima stagione rischia di essere ancora un “annus horribilis” per le squadre milanesi, che al momento stagnano a metà classifica. Il derby disputatosi nella scorsa giornata ha dimostrato tutti i limiti tecnici delle due formazioni, che hanno dato vita a uno spettacolo non all’altezza della cornice di pubblico offerta da San Siro.
Quali sono le prospettive per Inter e Milan? La squadra di Thohir sembra intenzionata a costruire un progetto con Roberto Mancini, anche se il blasone del tecnico ha indotto a pensare che i risultati potessero arrivare nel breve termine. Purtroppo i tifosi italiani hanno poca pazienza e non accettano che i nostri club abbiano bisogno di tempo per tornare a essere competitivi, visto che non hanno più a disposizione i soldi per competere con i top team europei.
Capitolo Milan: si parla insistentemente di una cessione del club all’imprenditore thailandese Bee Taechaubol, forse insieme a una cordata di imprenditori cinesi, che dovrebbero portare capitali per rifondare la squadra. Anche qui vale il discorso fatto per i cugini nerazzurri: l’ingrediente segreto per la rinascita del Diavolo dev’essere la pazienza. Inzaghi forse non ha saputo tirar fuori il meglio dalla squadra, ma c’è da dire che non aveva una rosa che poteva competere per lo scudetto e neanche per un posto Champions. Un piazzamento per l’Europa League era un obiettivo realistico, ma nessuno ha avuto il coraggio di ammetterlo all’inizio della stagione.
Inter e Milan hanno ancora sette giornate per cercare di portare un po’ di Milano in Europa. Anche se a essere onesti, serve quasi un miracolo.
