Tribunale di Milano: assolto dall’accusa di violenza sessuale, denunciato per aver toccato una conoscente senza il suo consenso. Secondo i giudici: “Il fatto non sussiste”
Ambigua la vicenda che vede come protagonisti un uomo e una donna adulti e conoscenti, e i giudici del Tribunale di Milano: la causa di molestia sessuale chiusa ieri si sarebbe conclusa con la formula “Il fatto non sussiste“, per presunta incoerenza nel racconto di lei e per via del suo “comportamento glaciale”.
La donna ha raccontato di aver subito violenza sessuale una mattina di 5 mesi fa dopo il risveglio da una sbornia: l’uomo accusato, suo conoscente, l’avrebbe accompagnata a casa per via del suo stato di semi incoscienza e sarebbe rimasto a dormire con lei. Nelle prime ore del giorno, secondo l’accusa, lui avrebbe allungato le mani toccandola dai pantaloni nelle parti intime.
Milano, scagionato da violenza sessuale: “Difficile toccarla con i pantaloni addosso”
Nel dettaglio, il racconto di lei non convince i giudici per via di dinamiche fisiche “non ragionevoli” e per l’atteggiamento gelido e razionale della donna. Lui l’avrebbe avvolta con il braccio da dietro il collo, toccandole il seno e con l’altra mano la zona intima. Impossibile, a meno che lui non sia un contorsionista, dicono i giurati.
La denuncia sarebbe arrivata anche troppo tardi: cinque mesi per una denuncia di molestie sessuali, per le autorità competenti è un tempo troppo lungo. La donna, durante i minuti della violenza, sarebbe stata cosciente – a suo dire -, ferma, per fare poi finta di svegliarsi senza rendersene conto. In questo modo l’uomo non si sarebbe reso conto della sua coscienza durante il fatto e avrebbe lasciato la casa senza dire nulla. Solo più tardi lei avrebbe avuto il coraggio di ammettere la molestia e di denunciarla. Nemmeno questo è credibile, come si legge nella sentenza finale.
L’avvocato della donna fa sapere che “dal percorso psicologico seguito per un anno dalla mia cliente” lei non ha mai confuso il reale con l’immaginifico, come confermato dalla stessa psicoterapeutica. Dalle testimonianze arriva anche la voce di un’amica stretta di lei su altri due episodi di molestie che non ha mai denunciato ai giudici, nemmeno in questa occasione.
Fonte: ilgiornale.it