Pierfrancesco Majorino fa retromarcia sulla questione “gay”. A meno di 24 ore dalla pubblicazione di un post sulla sua pagina Facebook, in cui auspicava la possibilità di avere un assessore omosessuale, l’assessore al Welfare fa un passo indietro.
“Non ho mai scritto che voglio l’assessore gay” ha dichiarato. L’assessore ha inoltre specificato che la questione non riguarda l’orientamento sessuale, bensì l’appartenenza a una comunità che combatte per i propri diritti.
Dopo le reazioni negative degli utenti Facebook al suo post precedente, Majorino parla dell’importanza per gli omosessuali di battersi per i propri diritti, “in un Paese che li calpesta ed offende (e dove servono tanti che fanno della questione una priorità politica assoluta, a prescindere dal loro orientamento sessuale)”.
Majorino: “Minacce di morte da professionisti dell’odio”
Nel post precedente però si legge: “vorrei nella mia Giunta un assessore espressione diretta del movimento Lgbt”. Un profilo che il responsabile delle Politiche descrive come una persona omosessuale che sia “capace di raccontare la propria e la nostra idea di città”.
Dopo la smentita, Majorino si è sfogato anche in merito ad un’altra questione non meno spinosa. “Nell’ultimo periodo ricevo minacce pesanti, anche di morte”. Frasi infamanti e spesso farneticanti ha dichiarato l’assessore, che addita gli autori del messaggi come “professionisti dell’odio”.
Majorino indica inoltre questi attacchi come un tentativo d’intimidazione per ostacolare il lavoro svolto dall’attuale giunta per l’assegnazione degli spazi di culto alle comunità islamiche locali.
Fonte: corriere.it