L’agosto milanese oltre ad un clima imprevedibile potrebbe portare anche altri tipi di novità, come i negozi aperti.
La colpa si dice sia della crisi e allora, abbandonati i sogni vacanzieri, i negozianti sperano di recuperare un po’ di fatturato mantenendo le saracinesche alzate. I risultati della crisi sulla città si presentano all’estate con un bilancio tutt’altro che positivo: 132 vetrine chiuse nell’ultimo anno. Giugno si rivela essere il mese peggiore per il commercio, con l’aggravante del blocco degli sconti. L’associazione dei commercianti milanesi sottolinea come la libertà sui prezzi e l’incremento dell’Iva abbiano penalizzato ancora di più le attività.
Incrementare l’Iva dell’1% dovrebbe portare ad un recupero di 4 miliardi per lo Stato. Tuttavia questo porterà ad una diminuzione delle vendite con conseguenti introiti minori.
La Regione cerca di dare una risposta alla crisi. Si chiude oggi il bando per distribuire la somma di quattro milioni di euro ai Duc, distretti urbani del commercio. Sono arrivate oltre 70 domande e saranno valutate e valorizzate le iniziative migliori.
Che questo agosto porti fortuna all’economia cittadina?