La procura di Milano ha insistito per mandare a processo Emilio Fede. L’ex direttore del Tg4 è l’unico dei 4 imputati ad aver scelto di procedere con rito ordinario nel corso dell’udienza con al centro alcuni fotomontaggi e presunti ricatti ai vertici di Mediaset. Insieme a lui sono finiti sotto procedimento Gaetano Ferri, Maria Madeo e Michela Faioni.
Ferri, ex personal trainer di Fede, ha chiesto il rito abbreviato, mentre le due donne hanno depositato istanza di patteggiamento. A ribadire al Giudice di udienza preliminare, Elisabetta Meyer, di disporre il giudizio per Fede è stato il Pubblico Ministero Silvia Perrucci.
Gli avvocati del giornalista, Maurizio Paniz e Giuseppe Lucibello, sostengono che vi sia un’incompetenza territoriale a favore di Monza per il reato di violenza privata nei confronti di Ferri. Richiesto il proscioglimento per gli altri reati.
Fede accusato di ricatti ai danni di Mediaset
Il giudice prenderà una decisione il prossimo 6 novembre. Intanto Emilio Fede è accusato di aver incaricato gli altri indagati di assemblare dei fotomontaggi compromettenti che ritraessero Mauro Crippa, direttore dell’informazione di Mediaset. Crippa è parte offesa nel processo, insieme a Fedele Confalonieri.
Secondo il Pm Perrucci, le foto sarebbero servite per costringere Mediaset a sottoscrivere un accordo transattivo più favorevole per Fede rispetto alle condizioni del suo licenziamento. L’ex direttore del Tg4 deve inoltre rispondere per alcuni sms minatori inviati a Ferri, che si sarebbe dissociato dal presunto progetto di estorcere 2 milioni di euro a Berlusconi per evitare la diffusione delle foto compromettenti di Crippa.
Fonte: corriere.it