“Sono il diavolo” le ha detto l’uomo che l’ha stuprata. È il dramma che ha come protagonista una ragazzina di 14 anni. Si è trovata chiusa in una stanza con un uomo che sosteneva di essere il demonio e le aveva fatto stringere un patto, ferendo con un coltello il suo dito e quello di lei per mescolare il sangue.
In un primo momento le aveva promesso che avrebbe esaudito i suoi desideri, grazie alle capacità divinatorie di cui era in possesso, ma poi è diventato minaccioso. Chiedeva “qualcosa in cambio” altrimenti, le ha detto, avrebbe fatto ammalare e morire i suoi genitori.
La violenza risale alla prima metà del 2015. La ragazzina, che vive in un contesto familiare difficile, ha deciso di raccontare la violenza ed è scattata l’inchiesta dell’Unità tutela donne e minori della polizia locale. Pochi giorni di lavoro intenso, con i tempi stretti perché alcune intercettazioni facevano intuire che il sospettato stava per allontanarsi da Milano.
Stupra una quattordicenne ritrovati in casa oggetti per rituali di magia nera
Martedì gli investigatori della polizia locale sono entrati nell’abitazione dell’uomo (42 anni) per arrestarlo. Casa che la quattordicenne frequentava per conoscenze dei genitori.
Nella stanza in cui la ragazzina ha raccontato di aver subito violenze sessuali sono stati ritrovati molti oggetti che la giovane ha menzionato nella denuncia. Una conferma importante per l’inchiesta perché raccontano tanto di questa storia.
Tra questi ricordiamo un pugnale con fodero nero e lama di 23 centimetri, un cero con angeli e fiori in rilievo, un cofanetto con 13 carte (non tarocchi, ma rune) una delle quali strappata, un grosso ramo di legno intarsiato, sul quale si leggono strane parole senza significato. E poi una decina di libri su fatture, magie e talismani.
Fonte: corriere.it