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Milano inquinamento: pioggia e vento ripuliscono l’aria. Ma il Pm10 è ancora troppo alto

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Sabato mattina Milano si è svegliata sotto la pioggia, tanto attesa dopo un lungo periodo di siccità. Così i milanesi, soffocati dal Pm10, hanno ripreso a respirare. Il 31 dicembre il vento aveva già parzialmente ripulito l’aria, facendo scendere il livello delle polveri sotto la soglia di allarme, ma il 1 gennaio il Pm10 è tornato di nuovo oltre i limiti consentiti.

Una situazione su cui ha inciso probabilmente il mancato rispetto dell’ordinanza del Comune di Milano che vietava i fuochi d’artificio per Capodanno. Pare infatti che le polveri dei botti abbiano influito sull’aumento dei livelli di Pm10.

Il maltempo previsto per i giorni a venire dovrebbe ripulire l’aria. La pressione è in calo su tutto il territorio italiano, e la parte più avanzata del sistema nuvoloso che si estende tra Francia e Spagna è arrivata sulle regioni del nord-ovest.

Milano inquinamento e danni all’agricoltura: le conseguenze della siccità

Secondo i meteorologi si prospetta almeno una settimana di cielo coperto e tempo instabile. Una buona notizia visto che la mancanza di precipitazioni stava causando problemi in materia di inquinamento e danni all’agricoltura.

Altra conseguenza non irrilevante di questo periodo di siccità è che dighe e bacini di montagna non si sono ancora riempiti. A tal proposito l’assessore regionale Viviana Beccalossi ha dichiarato che è pronta a convocare un tavolo di emergenza al fine di pianificare la gestione delle acque per l’irrigazione.

Per quanto riguarda l’inquinamento, il 2015 è stato l’anno peggiore degli ultimi tre. La concentrazione di polveri sottili ha sforato la soglia massima per la protezione della salute per ben 101 giorni.

Fonte: corriere.it

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