Notizie Milano – La Tares, nuova tassa sui rifiuti, istituita dal governo Monti in sostituzione della Tarsu, si presenta ai milanesi con la notizia di un rincaro delle tariffe rispetto agli anni precedenti. Con un incasso stimato approssimativamente intorno ai 289 milioni, la Tares non si basa, come la precedente tassa, solo sulle dimensioni dei luoghi ma anche sulla numerosità delle famiglie o degli utilizzatori.
Intuitivamente a subire la maggiore pressione fiscale saranno le famiglie più numerose (ad esempio i nuclei con 4,5 abitanti ed un’abitazione dalla metratura di circa 100 metri quadri avranno un aumento stimato del 23,68%). L’assessore al Bilancio, Francesca Balzani ha prontamente spiegato che il Comune ha approvato uno sconto del 25 percento per venire incontro alle famiglie. Lo sconto si va ad inserire in un quadro di ulteriori agevolazioni come le riduzioni per coloro che risiedono per la maggior parte dell’anno all’estero o per i beneficiari di pensioni sociali.
Oltre ai grandi nuclei familiari, duramente colpiti risulteranno anche i bar ed i banchi da mercato di generi alimentari con un aumento a metro quadro corrispondente quasi al doppio di quanto pagato gli anni precedenti. Alleggeriti, invece, saranno cinema, teatri, librerie, banche, artigiani e coppie residenti in abitazioni con metrature superiori ai 100 metri quadri.
Dura la reazione di Confcommercio alla notizia. I gestori di attività commerciali lamentano un insostenibile peso della pressione fiscale che va a scapito del benessere degli stessi cittadini. All’Amministrazione si chiedono provvedimenti per aiutare un settore, quello del commercio, sempre più colpito dalle decisioni statali. Proteste anche da parte dell’opposizione, schierata dalla parte dei cittadini. Particolarmente duri i commenti circa gli sconti praticati, etichettati come “pubblicità ingannevole” .