Home Cronaca Milano terrorismo, il pugile arrestato: “in Siria a fare i volontari”

Milano terrorismo, il pugile arrestato: “in Siria a fare i volontari”

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Non un foreign fighter, ma solo un padre di famiglia che voleva aiutare i bambini in Siria. È questa la linea di difesa di Abderrahim Moutaharrik, il pugile di origini marocchine che è stato arrestato la scorsa settimana perché sospettato di avere legami con l’Isis.

Interrogato nel carcere di San Vittore, Moutaharrik ha dato una versione molto diversa da quanto risulta dalle intercettazioni, in cui l’uomo si diceva pronto a farsi esplodere in Vaticano. “Vedendo le immagini dei bambini martoriati volevo andare in Siria ad aiutare la popolazione, e non arruolarmi nell’esercito dell’Isis” ha dichiarato il pugile.

Identica la linea difensiva adottata dalla moglie di Moutaharrik, Salma Bencharki. La coppia ha due figli, di 4 e 2 anni, che per il momento sono stati affidati ai nonni paterni.

Milano terrorismo, Abderrahim Moutaharrik: “cose dette per rabbia”

L’avvocato Pesce, legale dei coniugi, ha sottolineato che i suoi assistiti sono entrambi cresciuti in Italia e “non vorrebbero mai fare seriamente del male a nessuno”. A detta dell’avvocato infatti i proclami della coppia devono essere contestualizzati nel proposito di aiutare i civili innocenti martoriati dalla Siria, con particolare riferimento ai bambini.

In merito alle frasi a sfondo terrorista, Moutaharrik ha detto che non aveva intenzione unirsi all’Isis. “Le cose che ho detto le ho dette per rabbia” ha dichiarato specificando che non si farebbe mai saltare in aria e non farebbe mai del male a delle persone con cui è cresciuto.

Fonte: corriere.it

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