Un gruppo di pluripregiudicati pugliesi rapina un macellaio legato alla criminalità magrebina del quartiere Corvetto. Grazie a una soffiata, avevano saputo che l’uomo era in realtà il contabile di un’organizzazione dedicata al traffico di droga e custodiva a casa 200 mila euro.
Appresa la notizia è scattato subito il piano per la rapina. Il colpo, per cui stamani sono state arrestate 5 persone, risale allo scorso 28 maggio: una rapina in via Polesine 21 ai danni di un marocchino, titolare di una macelleria islamica.
Milano, si fingono carabinieri e perquisiscono la casa.
Un commando di almeno 7 persone che, fingendosi Carabinieri hanno simulato una perquisizione alla ricerca di stupefacenti nell’abitazione del macellaio. Una volta entrati in casa i rapinatori hanno ammanettato l’uomo e rubato il denaro (circa 200 mila euro), che in parte veniva conservato “sottovuoto”, pronto per essere spedito in Marocco.
Sentendo il trambusto, alcuni magrebini che si trovavano in piazza Ferrara hanno chiamato il 112. I rapinatori sono riusciti a fuggire con il bottino, anche se nella fretta, hanno dimenticato uno zaino.
Arrestati a 4 mesi di distanza, i responsabili della rapina sono tutti pluripregiudicati originari di Minervino Murge (provincia di Barletta-Andria-Trani). Il capo della banda Francesco Sassi (45 anni) si trova già in carcere a Barcellona Pozzo di Gotto con una pena di tre anni, dove gli è stata recapitata anche l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Luigi Gargiulo.
L’uomo ha precedenti di ogni tipo: dai reati di associazione per delinquere al riciclaggio ed è un sorvegliato speciale della Polizia.
Fonte: corriere.it