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Inchiesta Maroni, a processo con rito abbreviato il 1° dicembre

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Inchiesta Maroni, a processo con rito abbreviato il 1° dicembre

Induzione indebita e turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente. È questa l’accusa di cui dovrà rispondere, davanti alla quarta sezione penale di Milano, il Governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni. Il processo inizierà il prossimo primo dicembre e farà luce sulle presunte pressioni operate da Maroni per consentire a due ex collaboratrici di ottenere lavoro (e un viaggio) a Tokyo.

Il Gup Chiara Valori ha applicato il rito abbreviato, nel rispetto delle richieste dagli avvocati del Governatore. Maroni ha infatti comunicato al gup la volontà di evitare l’udienza preliminare, così da affrontare subito il processo.

«La decisione – ha dichiarato l’avvocato di Maroni Domenico Aiello – ha lo scopo di avere il prima possibile una pronunzia nel merito, senza altri passaggi interlocutori». Il gup ha quindi disposto il rito immediato, trattandosi di un diritto dell’imputato al quale il giudice non può opporsi, stabilendo per il 1° di dicembre l’avvio del processo.

Inchiesta Maroni, gli altri cinque indagati e l’udienza preliminare

Resta l’appuntamento del prossimo mercoledì, giornata dell’udienza preliminare, per le altre cinque persone coinvolte della cosiddetta “inchiesta Maroni”, condotta dal pubblico ministero Eugenio Fusco.

Dovrebbero scegliere il rito abbreviato anche altri due indagati, la società Expo 2015 spa e il relativo direttore generale Christian Malangone. Per quanto riguarda invece gli altri indagati (Giacomo Ciriello, capo della segreteria di Maroni, Andrea Gibelli, segretario generale del Pirellone e presidente di Ferrovie Nord Milano, nonché la ex collaboratrice del Governatore Mara Carluccio) il percorso giudiziario dovrebbe seguire il rito ordinario.

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