Operavano soprattutto in centro a Milano. Ingannavano proprietari e clienti di appartamenti di lusso, ai quali erano riusciti a farsi versare caparre per un totale di circa 2 milioni di euro su dei conti svizzeri. Denaro che poi investivano in lingotti d’oro.
17 truffe imputate a 8 persone, tutte indagate per associazione a delinquere. Le truffe dovrebbero essere avvenute tra gennaio 2013 a marzo 2016. Degli otto indagati, tutti italiani, sette sono finiti in manette nel corso dell’operazione battezzata “Re Mida”. Uno invece si trova a Santo Domingo.
Nello specifico si tratta di quattro donne e quattro uomini, tutti residenti a Milano con un’età compresa tra i 41 e 77 anni, e non nuovi a questo genere di reati.
Milano truffe immobiliari per 2 milioni. 7 in manette
E quelle che vendevano non erano case affidate ad agenzie immobiliari o esposte su siti internet, bensì appartamenti di lusso che i truffatori cercavano tra le centralissime vie di Milano con delle vere e proprie indagini di mercato.
La truffa poi avveniva in due direzioni. Prima i truffatori si mostravano interessati all’acquisto degli immobili con i proprietari, dai quali si facevano consegnare le chiavi e tutti i documenti necessari per avviare le trattative di vendita (planimetrie, copia dei pagamenti di luce e gas, ecc).
Una volta ottenuta tutta la documentazione, promettevano di mettere i proprietari in contatto con facoltosi e affidabili clienti e sparivano per diverso tempo. Ricomparivano quindi dopo alcuni mesi spacciandosi per i proprietari di casa e andando a caccia di clienti da raggirare.
Fonte: repubblica.it