Il progetto Expo Belle Arti apre al pubblico Palazzo Isimbardi. Una visita guidata con Vittorio Sgarbi, ambasciatore per le Belle Arti della Regione Lombardia, alla scoperta di libri antichi, quadri da restaurare, l’affresco di Tiepolo, la libreria di Umberto Saba e tante altre opere.
Questa è la seconda chiamata, dopo l’evento del 15 settembre a cui avrebbero dovuto partecipare Sgarbi, il presidente di regione Roberto Maroni e il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Ma in quel caso la visita slittò perché i tre si trovavano a Expo per accogliere il premier Matteo Renzi.
Palazzo Isimbardi aperto al pubblico: una progetto di Sgarbi riuscito solo in parte
Il progetto è il risultato della battaglia portata avanti da Sgarbi per creare un collegamento tra l’Expo e il cuore della città di Milano, che in questo periodo di esposizione sta “diventando periferia”. Nonostante gli “scarsi finanziamenti” per un milione e 400 mila euro, somma ben lontana dai milioni stanziati per il Padiglione Italia, definito da Sgarbi il peggiore di tutti, alcuni degli obiettivi prefissati sono stati raggiunti.
Il noto critico d’arte è infatti riuscito ad aprire al pubblico solo alcuni dei più bei palazzi di Milano. Palazzo Isimbardi, sede della Città metropolitana, è stato trasformato in “un museo, aperto ai cittadini”, ma nell’idea iniziale c’erano anche Palazzo Litta, Palazzo Cusani e molti altri. Un fallimento che rende il percorso dai padiglioni ai palazzi un progetto incompiuto.
Fonte: corriere.it